venerdì, marzo 30, 2007

Pallottola cubana


questo qui sopra è il nuovo logo del miio sito. fra un po' saraà online con un altro po' di restyling grafico che a questo punto ci voleva proprio. L'animaletto in quetsione è un un istrice. abbastanza simile a come mi sento in questo periodo. ossia teso e affaticato. A differenza del porcospino l'strice lancia gli aculei. Potrei lanciare qualche pennino usato.
Ora parlo di sogni. uno dei miei.
Ogni tanto si fanno sogni che si fa fatica a inquadrare. come questo che vi racconto. è breve. più che altro sensazioni.
sono a Cuba in mezzo alla folla. non so perché sono in mezzo alla folla in festa, ma ci sono. c'è davvero tanta gente e tanto caldo. Aspettano. Invocano Fidel Castro. è il suo primo discorso dalla grave malattia. Pre sia guarito o così si vuoe fare credere. Prima arrivano uomini in divisa, poi si vede il fratello Raul e infine, sorretto da alcuni soldati in mimetica arriva anche il Lider maximo. si muove a fatica, viene quasi trascinato. Sembra suonato. indossa una di quelle tute con cui lo mostrano inTV. Una tuta rossa , marca Puma mi sembra. Tutti sembrano ancora più in festa. anzi in delirio. volano palloncini e qualcuno piange, qualche altro alza in cielo i bambini. e io in mezzo a prendere spinte, che non gioisco, ma che cerco di fare foto.
poi Castro inizia a parlare. Parla a fatica e capisco poco. Devono essere però parole efficaci visto che tutti applaudono convinti. si sente anche della musica, di quella che non mi piace a base di trombette, congas e troppa allegria. insomma il salsa che va sempre di moda.
poi al culmine del tripudio succede qualcosa. sulla fronte di Castro compare un piccolo foro che si espande rapidisimo. Il foro diventa una macchia, una rosa che cola sangue su tutto il volto. Castro sbarra gli occhi poi cade per terra. morto. la scena viene presa dall'alto in modo che si possa vedere il cadavere stecchito sulle assi di legno del palco. Intorno i soldati agitati, la folla mmutolita. il panico. e io sempre in mezzo a loro che quasi mi sento colpevole, che quasi mi dispaice che Castro anche se non mi sono mai esaltato per Cuba e ciò che simboleggia, mi dispaceva di avere assistito a un fatto storico così drammatico. In fondo, qualcuno che non si era ancora accorto di niente continuava a suonare salsa con la consueta allegria fuoriluogo.
mi sono svegliato di soprassalto interrogandomi di perché avesse sognato la morte di Castro. Ho dormito male e oggi avevo un gran malditesta che i disegni mi davano fastidio solo a vederli. Dopo un po' mi è tornato in mente Castro con la sensazione netta che fosse davvero morto. Ho cnotrollato le agenzie di news online e nessuno riportava la notizia. Comunque sia quel buco in fronte continua ad apparirmi con insistenza. Proprio non se ne va via. bang!

2 commenti:

francesca ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesca ha detto...

che sogno "reale".. una sequenza estremamente logica per essere un sogno.. a fidel ci pensavo anche io oggi pomeriggio guardando la scatola dei due film di Stone sulla mia libreria. Alla sua persona che cmq seduce, al suo magnetismo, alla sua arte retorica.. e anche alle mani con dita sottili e le sue unghie incredibilmente lunghe. Quando morirà credo che mi dispiacerà.

Per l'istrice mi raccomando per l'originale :)