giovedì, novembre 25, 2010

Il manifesto di Nues 2010



Per questa III edizione di Nues ho realizzato la locandina e il manifesto stradale, un enorme 6X3 con lettura orizzontale. In cinemascope in pratica. Ho messo a confronto Israele e Palestina. Ho disegnato persone in posa che stanno fianco a fianco. Convivono e vivono. e poi in primo piano i profili di due ragazzi che si guardano. sono timidi e diffidenti ma si interessano l'uno all'altro. Lei accenna un sorriso, mentre lui è più contratto. Forse nascerà qualcosa, almeno una bella amicizia.
ho voluto raccontare una piccola storia che si inserisce in uno sfondo, quello di una città mediterranea che ricorda il medioriente, la Spagna, la Grecia e Cagliari, crocevia ideale di culture diverse ma figlie dello stesso sole e dello stesso mare.
Ci vediamo a Cagliari.

Arriva il festival NUES



Fra pochi giorni (1 dicembre) inizia a Cagliari la terza edizione di Nues , festival del fumetto e del cartone animato del bacino del Mediterraneo.
Come nelle altre edizioni saranno presentati incontri, mostre, dibattitei, proiezioni. Ci saranno ospiti provenienti da varie nazionalità che potranno interagire. Ci sarò anch'io e parlerò con lo scrittore e tenore Gianluca Floris de La Giustizia siamo noi, ultima fatica realizzata insieme a Pino Cacucci.
A seguire allego il programma del festival con i contatti per la stampa e gli appassionati.

NUES 2010 - FUMETTI E CARTONI NEL MEDITERRANEO
TERZO FESTIVAL INTERNAZIONALE
CagliarI 1 – 8 dicembre 2010

Programma
MOSTRE
(ex Liceo Artistico di Piazzetta Dettori)

Dal 1 dicembre all’8 dicembre (ex Liceo Artistico Piazza Dettori)
Orari di apertura delle mostre: mattina 9.30 – 13.30; pomeriggio 16.30 – 21.00

- L’arte grafica di Giuseppe Porcheddu (a cura di Bepi Vigna e Pietro Alligo)
Tavole originali tratte da Il castello di San Velario e Il mistero degli specchi velati, due storie pubblicate negli anni Quaranta negli albi d’oro della Mondadori.

- Le vignette di Giovanni Manca (a cura di Bepi Vigna)
Una selezione di illustrazioni e caricature, del grande vignettista cagliaritano, autore negli anni Trenta del celebre Pier Cloruro de’ Lambicchi.

- L’isola dei fumetti (a cura del Centro Internazionale del Fumetto)
La grande tradizione della Sardegna nel campo della grafica applicata: dagli illustratori degli anni Trenta, fino ai fumettisti delle ultime generazioni.

- Ricordo di Naji Al-Ali (in collaborazione con l’Associazione Amicizia Sardegna-Palestina)
Un’ampia antologia di vignette di uno dei maggiori disegnatori palestinesi.

- Nuvole mediorientali ( a cura del Centro Internazionale del Fumetto)
Il fumetto nei paesi arabi del Vicino Oriente.

- Will Eisner il padre della linea scura (a cura di Federico Fiadini)
Nel sessantesimo anniversario della nascita di Spirit, un ricordo di uno dei più grandi artisti della Nona Arte.


PROGRAMMA PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE
1/2/3/4/6/7 dicembre (è necessaria la prenotazione tel. 377/4112033)

Laboratori di Narrazione per Immagini per ragazzi delle scuole elementari e medie. A cura di Stefania Costa, Eleonora Carboni, Laura Congiu.

Racconti e fiabe mediorientali. Letture e animazione con l’attore Gianluca Medas.

Proiezioni: Cinema d’animazione israeliano a cura di Rony Oren;

Rassegne di cartoni animati a cura del Centro Internazionale del Fumetto.









WORKSHOP E LABORATORI

1/2/3/4 dicembre Hostel Marina

h.15.00 – 18.00 Workshop “I segreti della plastilina - L’animazione a passo uno”.
A cura dell’artista israeliano Rony Oren.. Seminario gratuito a numero chiuso max 20 iscritti. Per prenotazioni tel. 377/4112033.

2/3/4 dicembre ex Liceo Artistico

h.15.00 – 17.00 Laboratorio di scrittura creativa Personaggi in cerca di storie, scrivere un soggetto narrativo partendo dalla creazione e interazione dei personaggi di Otto Gabos. Laboratorio a pagamento a cura dell’agenzia letteraria Kalama. Per prenotazioni tel. 328/8291685.

1/2/3/4/6/7 dicembre ex Liceo Artistico

Per i laboratori dedicati ai ragazzi delle scuole elementari e medie consulta www.nues.it





INCONTRI E PRESENTAZIONI
Hostel Marina, Scalette S. Sepolcro – Cafè Savoia, Piazza Savoia

Mercoledì 1 dicembre

h. 18.00 Inaugurazione 3° Festival NUES: Proiezione slide-show dell’edizione NUES 2009 a cura di Aris Malandrakis. Presentazione programma e ospiti e visita guidata alle mostre L’arte grafica di Giuseppe Porcheddu, Le vignette di Giovanni Manca, L’isola dei fumetti. Partecipano Bepi Vigna, Rony Oren, Gianni Stocchino Associazione MieleAmaro (Hostel Marina).

h. 19.00 Premio L'Isola dei Fumetti: presentazione del volume Nuvole e storie Edizioni Tiligù e proclamazione dei vincitori del concorso 2010 (Hostel Marina).

h. 20.00 Cartoons hour aperitivo tra i fumetti con i vini della Azienda Vitivinicola Ferruccio Deiana (Hostel Marina).


Giovedì 2 dicembre

h. 11.00 Dibattito: “Il conflitto arabo-israeliano tra storia, politica e cultura” a cura di Gianni Marilotti e degli studenti del liceo scientifico Alberti di Cagliari (Hostel Marina).

h. 17.00 Presentazione delle pubblicazioni Hebrew Comics e Fumetti nel Medio Oriente Arabo (Editrice Taphros), a cura dal Centro Internazionale del Fumetto (Hostel Marina).

h. 18.00 Ricordo del disegnatore Naji Al-Ali, partecipano Bepi Vigna, Fawzi Ismail e Giuseppe Pusceddu dell’Associazione Amicizia Sardegna-Palestina (Hostel Marina).

h. 19.00 Proiezione del documentario Naji Al-Ali (1999) di Kasim Abid (Hostel Marina).

h. 20.00 Cartoons hour aperitivo tra i fumetti con i vini della Azienda Vitivinicola Ferruccio Deiana (Hostel Marina).

h. 20,30 Presentazione della graphic-novel La giustizia siamo noi di Otto Gabos e Pino Cacucci. Edizioni Rizzoli B.U.R. Interviene Otto Gabos partecipa Gianluca Floris (Cafè Savoia).

Venerdì 3 dicembre

h. 11.00 Dibattito: L’evoluzione del romanzo: realtà e prospettiva della graphic-novel, con Daniele Brolli, Otto Gabos, Uri Fink, Igort, coordina Bepi Vigna (Hostel Marina).

h. 18.00 Conferenza: Il fumetto in Israele, incontro con Uri Fink, autore di fumetti, creatore della serie Zbang e Eli Eshed, esperto e studioso di cultura popolare israeliana (Hostel Marina).

h. 19.30 Incontro con Rony Oren, autore di cinema d’animazione, già direttore del dipartimento di animazione della Bezalel Academy of Art and Design di Gerusalemme (Hostel Marina).

h.20,30 Cartoons hour aperitivo tra i fumetti con i vini dell’Azienda Vitivinicola Ferruccio Deiana (Hostel Marina).

h. 21.00 Proiezione del film Valzer con Bashir (2008) di Ari Folman (Hostel Marina).


Sabato 4 dicembre

h. 11.00 Tavola rotonda: Riflessioni sulla figura del supereroe, con Daniele Brolli, Eli Eshed, Bepi Vigna (Hostel Marina).

h. 18.00 Presentazione della graphic-novel “Ultima lezione a Gottinga” di Davide Osenda, partecipa Antonio Scuzzarella delle Edizioni 001 (Cafè Savoia).

h. 19.00 Presentazione della graphic-novel Metro di Magdy El-Shafee, partecipa Chiarastella Campanelli delle Edizioni il Sirente (Cafè Savoia).

h. 20.00 Cartoons hour aperitivo tra i fumetti con in vini dell’Azienda Vitivinicola Ferruccio Deiana (Hostel Marina).

h. 21.00 Proiezione documentario Will Eisner Portrait of a sequential Artist (2010) di Andrew D. Cooke (Hostel Marina).


Domenica 5 dicembre

h. 11.00 Tavola rotonda Diversi popoli e uno stesso mare: Cagliari come luogo d’incontro tra le culture del Mediterraneo. Intervengono Maurizio Porcelli Presidente del Comitato Premio Alziator, Giuseppe Pusceddu Direttore del periodico di cultura libraria MieleAmaro, Gianni Marilotti insegnate e scrittore, Chiarastella Campanelli Editore il Sirente collana altriarabi, Uri Fink autore israeliano, Magdy El-Shafee autore egiziano, coordina Andrea Frailis, giornalista (Hostel Marina).

h.12.30 Cartoons hour aperitivo tra i fumetti con i vini dell’Azienda Vitivinicola Ferruccio Deiana (Hostel Marina)

sabato, novembre 13, 2010

C@ffè letterario.Bo



Segnalo una bell'iniziativa di Alberto Sebastiani per La Repubblica Bologna, versione web.
C@ffè letterario.Bo. un blog nuovissimo dove si raccontano gli eventi e agli appuntamenti letterari della città di Bologna. ogni lunedì una serie di report su presentazioni, dibattiti, più una recensione più estesa di un incontro. Ma non solo, è un blog partecipativo. i lettori potranno segnalare iniziative sfuggite.
finalmente l'occasione per sfatare il luogo comune che ormai a Bologna non succede mai niente.
volevo anche segnalarvi che l'immagine della testata l'ho realizzata appositamente io.
qua la potete vedere nella sua interezza.
e qui sotto l'indirizzo web:
http://caffeletterario-bologna.blogautore.repubblica.it/

venerdì, ottobre 15, 2010

Arriva la Giustizia



Sta arrivando.
Mercoledì 27 Ottobre 2010. Nelle migliori librerie.
Prenotatelo.

Pino Cacucci Otto Gabos, La giustizia siamo noi, 24/7 BUR Rizzoli.

sabato, ottobre 09, 2010

Per un amico. Per i suoi alunni



Venerdì scorso Giuseppe Camuncoli e il sottoscritto abbiamo fatto un incontro con tre quinte della scuola elementare De Amicis di Cavriago (RE). abbiamo parlato di fumetti e i fumetti li hanno fatti soprattutto i bambini. erano in tanti. Le classi di un nostro amico che un anno fa ha deciso di andarsene in silenzio. Fumetti che ricordavano il loro maestro. Impegno, entusiasmo e spontaneità. il fumetto e tutte le attività creative nelle scuola meriterebbero ben altro spazio e considerazione. Le insegnanti erano attente e facevano domande. alla fine poi è successo l'imprevisto. bigliettini, di saluti, letterine, ritratti fatti dai bambini per noi, gli ospiti.
Ce ne siamo andati commossi. E forse pure il nostro amico si sarebbe commosso e sarebbe stato felice.
Ciao Stefano!

Nues 2010. storia di un manifesto



Ho appena finito il manifesto per la terza edizione di Nues, festival di fumetto che si terrà a Cagliari a fine novembre. Il tema di quest'anno è il fumetto del Medioriente. non è stato facile per complessità, difficoltà oggettive, pericolo di facili retoriche di ideologismi opinabili. Dopo varie prove ho seguito questa strada. una città mediterranea, di calcare giallo e di altissimi bastioni squarciati da sottili finestre a feritoia, con qualche cespuglio di capperi che precipitano a cascata, qualche palma, qualche cupola di un credo universale. Poi c'è la gente. Una folla di tante etnie e quindi senza etnia che sta gomito a gomito senza grossi problemi. Come vorrei fosse ovunque. infine davanti il profilo di due ragazzi della stesa città santa. Si guardano. Si piacciono ma fanno fatica a dirselo. Alla fine forse ce la faranno. Questo non posso saperlo. Posso solo sperarlo.

venerdì, settembre 03, 2010

La giustizia è agli sgoccioli




Sono agli sgoccioli, manca poco alla fine del libro. una decina di pagine. saranno le più dure perché sono le ultime, quelle che conlcludono tutto e spesso le prime che si sfogliano. la concentrazione non deve calare. devo disegnare un argine di un fiume, un panorama di una città, una corriera. tutti luoghi non luoghi, il sincretismo assoluto della città del nord che si trasfigura in una del sud, il mare che diventa fiume, la nebbia che si scioglie al sole. tutto il romanzo ha questo registri narrativi. un po' come aveva fatto Gian Maria Volontè in "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", in cui si inventò qeulla cadenza, quell'accento linguistico così inconfondibile. il borbonico lo chiamava. era il linguaggio greve e burocratico dei corridoi labirintici della legge.
e nel mio caso si trattava di ricreare un'Italia ondivaga, imprendibile che sembrava tutto e niente. e allora echi di Bologna, di Milano, moltissima pinaura padana d'autunno, ma anche Roma, Napoli fino al sud rovente.
così è stato, così spero risulti alla lettura. imminente spero.
e ora altre due pagine di un autunno infinito dove non smette mai di piovere.

lunedì, agosto 09, 2010

ecco perché sono scomparso



sto lavorando davvero con un ritmo frenetico per concludere il nuovo romanzo. La giustizia siamo noi. lo sto facendo con Pino Cacucci e uscirà per la BUR di Rizzoli. sarà un agosto impegnativo ma ce la farò.
intanto guardate pagina 72, una delle mie preferite. fa parte di una lunga sequenza di flashback.

giovedì, giugno 17, 2010

Macchiavelli e Gabos a Granarolo con Sarti Antonio



A grande richiesta Loriano Macchiavelli e Otto Gabos parlano ancora una volta in pubblico del romanzo illustrato di Sarti Antonio.
Lo fanno giovedì 17 a Granarolo dell'Emilia.
Alla serata parteciperanno anche il poeta Franco Insalaco e Giacomo Gazzola editor della Leonardo Publishing.
un'occasione per passare una serata interessante in un bel caffè letterario e poter avere la vostra copia del libro firmata e disegnata.

Biblion Books and Coffe
via San Donato 104/A Granarolo dell'Emilia (BO)
giovedì 17 giungo ore 20.30

venerdì, giugno 11, 2010

Grogu by Marc



qualche giorno fa mio figlio ha disegnato una sua interpretazione del mio amico immaginario, il cane Grogu, che appare spesso nelle mie storie brevi. io mi sono limitato a mettere un po' di colore qua e là.

martedì, giugno 08, 2010

Otto Gabos conversa con Francesca Ghermandi




Ritorna Carte in Tavola all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Incontri sul fumetto, conversazioni tra autori. Domani (mercoledì 9 giugno) alle 17 Otto Gabos conversa con Francesca Ghermandi.

Venerdì 11 giugno sempre alla stessa ora Enrico Fornaroli conversa con Giorgio Cavazzano.

L'ingresso è gratuito.

lunedì, giugno 07, 2010

Messer Cilicio



Il Pellegrino torna a trovarmi in sogno. mi dà pezzi di storia, personaggi. come questo del ritratto. in realtà nel sogno lui era senza cappuccio ma per ora voglio mantenere segreta la sua fattezza sotto al sacco di iuta che gli nasconde il volto. In realtà nel sogno il personaggio era stato inventato da un altro autore che conosco e che in questa dimensione non ha inventato affatto un personaggio come questo mio Messer Cilicio. Sono cose buffe, bizzarre inquietanti, ma anche affascinanti. io in queste cose ci sguazzo e così vado avanti.
e infatti Pellegrino con sciabola e lanterna sta andando avanti. Sono a pagina 16 a matita e un po' do meno inchiostrate. quando arriverò a pagina 38, che poi sarebbe l'ultima a disposizione del quadernetto dove sto disegnando il tutto, farò una valutazione e vedrò se sarà il caso di mettermi alla ricerca di un editore. però se ci fosse qualcuno già interessato, sono pronto ad ascoltare.

venerdì, giugno 04, 2010

Il Pellegrino a matita




Due pagine del Pellegrino con sciabola e lanterna. questa volta sono matita, come qualcuno mi ha chiesto. in effetti è bello pubblicare qualcosa di apparentemente transitoria che in questo caso diventa autonomo e definitivo. più vanti saranno inchiostrate e colorate come le altre. Il pellegrino è ormai arrivato a pagina 16. Lo disegno quando ho tempo, o quando sono stanco di disegnare altro. è paradossale, ma in certi momenti, disegnare il Pellegrino mi rilassa di più che riposarmi o fare altro.
nei prossimi giorni sarò concentrato soprattutto con La giustizia siamo noi. Sono arrivato a un punto della storia davvero cruciale che richiede anche una variazione di stile netta. vi mostrerò appena ci sarà abbastanza materiale.

venerdì, maggio 28, 2010

Mano sinistra antracite



Ho appena finito due tavole de La Giustizia siamo noi. Erano fuori scaletta, ma con Pino abbiamo pensato di inserire un momento di lieve e disperata tenerezza in una sequenza di grande tensione. Stamattina mi sono reso conto che era meglio se mettevo due pagine. E così ho fatto. La storia mi sta risucchiando parecchio. forse è per via dell'impatto drastico e decisamente fisico con la matita. Sono sporco di grafite dappertutto. La mano sinistra è color antracite. ho usato la micromina 2B, una 3B di legno e la 6B. quella da istinto, quella più spontanea. la uso da sempre nei momenti difficili, quando non ingrano, quando sono rigido e quando aspetto la magia. la magia che intendo è quando si riesce a mettere da parte qualsiasi filtro e mediazione razionale e lasci andare la mano che diventa il terminale ultimo del contatto diretto dal tuo antro interiore. Istinto, spontaneità, anima. nei suoi diari Nijinsky insisteva spesso su questo passaggio. essere strumenti di Dio diceva. io non scomodo nessuno, per pudore, dubbi, molti dubbi, forse insanabili. Ma il discorso di Nijinsky lo capisco. Eccome se lo capisco.
e sarebbe bello se lo capissero anche tutto quelli che si ostinano a usare per i loro disegni la rigidissima 4H. in nome dell'ordine e della pulizia.
Io le mani me le lavo sempre dopo il lavoro.
E sto bene lo stesso.

playlist di questa mattina di lavoro:
Baustelle: Amen
Tindersticks: Nenétte et Boni (the soundtrack)
Iggy Pop and the Stooges: Raw Power

mercoledì, maggio 26, 2010

Incontri con gli autori all'Accademia di Belle Arti di Bologna



Un po' di pubblicità per una bella rassegna iniziata ieri. Nell'aula magna dell'Accademia di belle Arti di Bologna è in corso la seconda edizione di Carte in Tavola. una seria di cpnversazioni tra autori, editor, docenti ed editori del settore fumetto e illustrazione. Non è momento didattico ma un confronto, un immersione nelle tematiche e nelle poetiche di scrive e disegna.
ieri si è iniziato con Massimiliano de Giovanni che conversava con Tito Faraci, poi Luigi Raffaelli incontrerà Topi Pittori, una delle più interessanti e raffinate case editrici per ragazzi. Il sottoscritto, Otto Gabos dialogherà con Francesca Ghermandi, un'amica oltre che grande artista e infine Enrico Fornaroli incontrerà Giorgio Cavazzano.
Gli eventi sono aperti al pubblico (quindi non solo agli studenti dell'Accademia) sono assolutamente gratuiti e soprattutto sono davvero molto interessanti. merce di questi tempi davvero molto rara.
Nell'immagine allegate troverete la locandina con le date e gli orari.
Vi aspettiamo!

sabato, maggio 22, 2010

L'eleganza spagnola e ancora il Pellegrino



Questi ultimi giorni li ho passati principalmente in accademia a rivedere storyboard e dialoghi delle prove di esame degli studenti. Tante storie, tante cose da dire, tanti problemi che necessitano di soluzioni. Alla fine ti trovi immerso in un flusso continuo di idee, personaggi, comunque sforzi creativi. Le storie non sono risposte multiple a test preconfezionate, le storie sono spesso impegno, atto d'amore oppure anche obbligo scolastico. E si vede sempre e appartengono a quest'ultima categoria.
Alla fine delle ore di verifica mi sento bombardato da informazioni, brandelli narrativi, facce di personaggi, altre facce assenti. Ho bisogno di decomprimermi e allora vado a vedere negozi di musica, librerie, negozi di scarpe.
In libreria ieri ho preso "La sala da tè dell'Orso Malese" di David Rubìn edito in Italia da Tunuè. Ho letto un episodio in autobus e ho guardato molte figure. Rubìn ha un lessico bizzarro, forza la grammatica, usa la contraddizione formale come arma espressiva. è un atteggiamento che ho notato più volte negli autori spagnoli. Negli anni Ottanta era evidente sia in Max che in Torres e ora che le Historietas stanno rientrando nel circuito italiano l'ho potuto notare qualche tempo fa nel segno di Luis Bustos con Endurance e adesso con Rubìn. Certi autori spagnoli hanno l'aria di divertirsi nell'approccio alle loro opere. Si lasciano andare con disinvoltura, se ne fregano proprio del canone. il risultato è un flusso impetuoso che a volte fai fatica a controllare. tutto molto piacevole. Stamattina ho continuato a leggere questi racconti dell'Orso Malese e pensavo che Tuono Pettinato potrebbe essere benissimo un autore spagnolo. anche lui si diverte molto e fa pure divertire che è importante.
siccome sono un autore e non un critico (e non voglio rubare il mestiere a nessuno) lascio le altre considerazioni a riposo dentro la mia testa e pubblico invece qui su Radioherzberg la quarta pagina del "Pellegrino con sciabola e lanterna".
Data l'accoglienza favorevole dovrò davvero pensare a dargli una struttura adeguata.

note:
David Rubìn "La sala da tè dell'Orso Malese", 2009, Tunué
Luis Bustos, "Endurance" , 2009, Planeta De Agostini

giovedì, maggio 20, 2010

fumetti a Camera a Sud




Oggi 20 maggio dalle 19 aperitivo e fumetti a Camera a Sud, in via Valdonica 5 Bologna.
Ospiti: Marco Ficarra, Massimo Semerano, Francesco Mattioli, Luca Genovese, Otto Gabos e Luana Vergari.
Non mancate!
infoline: 051 0951448

lunedì, maggio 17, 2010

Volto di Pellegrino a Torino



Sono appena stato al salone del libro di Torino. Pioveva a e faceva freddo. Il cielo sembrava quello da città del nord Europa, molto bello da disegnare, molto brutto da subire. conoscevo e conosco poco Torino, ma da quel poco che h visto mi ha fatto un'ottima impressione. architettonicamente elegante e internazionale, molto pulita e ordinata. sembrava l'altrove trasferito in Italia. Ero in Italia ma mi sentivo in viaggio all'estero. Alle fiere si cammina molto e questa, anche se si chiama salone, non fa eccezione. avanti e indietro senza sosta. C'era molta gente e tanti libri. in treno sentivo delle persone che si lamentavano che però non c'erano sconti. Gli sconti c'erano, bastava cercare con attenzione. tra le persone c'erano parecchie famose. A volte venivano intervistate, altre no. Quando vedi le persone famose da vicino puoi notare quanto sono alti, se usano il profumo e che scarpe hanno. cose così insomma. ho incontrato amici che vedo solo alle fiere e certi che non incontro nemmeno alle fiere. ho parlato abbastanza in inglese e bevuto molta acqua. la sera di venerdì poi siamo andati prima a cenare in una vecchia piola con circolo bocciofilo annesso. dava direttamente sul Po e di fronte c'erano i celebri Murazzi ( o Muraglioni come dice un altro amico che a Torino non c'era). questa piola sembrava presa da un altro tempo, quello di mio padre quando suonava la fisarmonica da giovane. sembrava anche che ci fosse il jukebox ma invece era solo qualche videogioco. la muscia però c'era in sottofondo. abbiamo mangiato e bevuto in allegria, pure un amaro locale, il Saint Simon che era buono e fresco di ghiaccio. più tardi siamo anche andati a una festa di una casa editrice molto figa che era al circolo canottieri. c'era tanta gente e musica anni Ottanta. a colpo d'occhio l'età media era dai 30 anni in su, c'erano molte persone con gli occhiali, altre vestite di nero, nessun tamarro e nessuna velina. insomma una festa di chi lavora con i libri. Mi sembrava di conoscere tutti e mi piaceva ascoltare Tainted Love fatta dai Soft Cell che mi sembrava di avere 20 anni e di essere tornato alla discoteca New Red nei dintorni di Cagliari.
Al salone del libro ho fatto vedere qualche disegno e mi sono pure portato dietro il quadernetto moleskin dove mi sono messo a disegnare Pellegrino con sciabola e lanterna. pare che piaccia e questo mi va venire voglia di andare avanti in punta di piedi quasi per gioco, molto per gioco visto che devo finire altri libri. l'amico massimo s. mi consiglia di mettere online sul blog anche le pagine a matita prima di inchiostrarle. lo farò di sicuro con pagina 5 e pure la 6. poi dovrò iniziare a pensare cosa fare di questa idea su quaderno che magari diventerà libro.
nel mentre ecco pagina 3 anche colorata. si vede anche la faccia del Pellegrino, che per ora è ancora senza nome.

mercoledì, maggio 12, 2010

Ancora il pellegrino



Poi la mattina dopo, in quei momenti che non sei più addormentato ma neanche sveglio, quando confondi i piani della coscienza, insomma in quello stato beato che viene chiamato come dormiveglia, il sogno è arrivato puntuale portandosi dietro con forza la storia che a grandi linee era bella che fatta. Ullalà che bello!
Al risveglio definitivo ce n'era abbastanza per prendere qualche appunto e farmi prendere dall'urgenza di buttare giù qualche schizzo a matita. Ho ripreso il quadernetto moleskin e di getto sono arrivate una decina di pagine divise tra ansie, voci nascoste e boschi di betulle. senza accorgermene ho iniziato e "Pellegrino con sciabola e lanterna" non è più soltanto il titolo di un disegno postato sul blog. è già racconto, racconto lunghissimo mi sembra con avventure, scatole cinesi, metafore. C'è della più schietta tradizione picaresca, c'è il languore del viaggio, la magia esoterica e quella da circo, mostri e demoni, santi e soldati. E poi il mare che accompagna l'avanzata sullo sfondo di un tempo che fluttua dal XVII secolo a tempi precedenti di mori e crociate, di quando l'America era giovane.
Ho finito anche questa seconda pagina. ho inserito la parte disegnata in un formato che già lo vedo libro. Di quelli tascabili e che ami di più, quasi la replica del quadernetto su cui continuerò a lavorare. per ora vado avanti così senza impegno, senza incarichi e commissioni. vado avanti anch'io con sciabola e lanterna senza essere pellegrino. Vado avanti e magari se c'è qualcuno interessato si faccia avanti.

sabato, maggio 08, 2010

Pellegrino con sciabola e lanterna



Questa mattina, mentre cercavo dei disegni ho invece ritrovato un quadernetto moleskin nuovo di zecca e che era sparito da mesi. Si tratta di un quadernetto di media stazza e piuttosto allungato. ha la copertina di un blue austero tendente al grigio e sembra fatto apposta per scriverci pensieri importanti. Invece mi è venuta voglia di farci un disegno su quei fogli lisci. volevo vedere se poi dall'altra parte del foglio si intravedeva la traccia. non sapevo cosa disegnare e mentre e ro lì con la matita in mano mi è venuto in mente la faccia di un pellegrino sulla rotta del Camino Francés per andare a Santiago di Campostela. Il pellegrino aveva un mantello, la barba e un cappello parecchio bizzarro che lo imparentava a un nostromo intento a governare il timone sotto la tempesta. Così ho disegnato anch'io una specie di pellegrino che però ha la spada e pure la lanterna. Egli cammina in un bosco innevato e non ho bene capito se sappia dove andare. Comunque sia va e io ho deciso di seguirlo. Fiducioso e curioso.
dopo mesi di uso selvaggio di matita e sfumino si è materializzata una linea più conclusa e definita. una questione di equilbri interiori. Il pellegrino ha bisogno di seguire una traccia. Un esile traccia di chi è devoto alla serendipità più estrema. Il bello del cammino è racchiuso nel senso di questa parola che suona buffa e sgraziata ma che ha un significato bellissimo.
Luminoso oserei dire.
Per la cronaca dall'altra parte del foglio si intravede la traccia del disegno. Peccato.

lunedì, maggio 03, 2010

premio al Comicon



Sabato 1 maggio ho vinto al Comicon di Napoli il premio come migliore sceneggiatore per Esperanto.
Ringrazio di cuore a tutti quelli che hanno apprezzato e sostenuto il romanzo.

venerdì, aprile 23, 2010

Per tutta la vita

Stavo leggendo dei commenti sul blog di Igort riguardo al suo ultimo post dove pubblica alcuni disegni inediti di un progetto di libro che non sa ancora se prenderà forma e sarà mai realizzato e pubblicato. andando avanti Igort riflettendo sui libri da fare diceva:
"Ho, nel cassetto, qualcosa come 11 libri inediti. che resteranno tali ancora chissà per quanto. Vediamo, come dice Ben Katchor."
nel commento sottostante Gherardo L. chiedeva:
"11 libri inediti? La domanda allora viene spontanea: cosa ti spinge a pubblicare un libro e a tenerne nel cassetto un altro?"
al momento Igort non ha ancora risposto ma comunque la riflessione ha uno spunto universale che mi coinvolge direttamente in quanto autore che fa e progetta libri.
Mi sono messo a contare i libri che non ho fatto e che in qualche forma esistono. Sono 13. certi li dovevo fare tutti io, altri sarebbero dovuti essere il frutto di collaborazioni. Mi sono chiesto perché non li ho fatti. ancora fatti. mai fatti.
i fattori più frequenti sono mancanza di tempo, urgenza, problemi editoriali, declino dell'interesse, disinteresse di un editore, erano solo chiacchiere da bar, imprese titaniche.
di contro mi chiedo qual è il criterio che mi spinge a pubblicare un libro e tenerne nel cassetto un altro.
a volte è anche il caso. a volte capita che lavoro su più fronti e poi metto in cantiere quello che ha trovato un riscontro editoriale. A volte scelgo di istinto. a volte è il libro a scegliermi, a trascinarmi dentro, a obbligarmi a raccontarlo. ed è la variante più bella. l'innamoramento.
Altre volte mi rendo conto che per certi progetti mancano dei pezzi, degli approfondimenti. manca quel qualcosa che mi fa stare in pace con la coscienza di autore. non sto barando, non me la sto raccontando. La storia è proprio questa.
l'altro giorno Umberto Palazzo rispondeva a una mia domanda sul rapporto che un artista ha con lavori di 10, 15 anni fa e magari oltre. io spesso mi sono confrontato con le cose che ho fatto con enormi sbalzi di umore. sarei voluto intervenire per cambiare una vignetta, un naso, uno sfondo, una parola. Avrei voluto colmare i bug come in un sistema operativo. con il passare del tempo mi sono reso conto che ogni lavoro è a se stante, da inserirsi in un contesto storico. l'equilibrio sta nell'imperfezione, nella testimonianza di un momento, di un periodo del percorso. Sto imparando a sopportarmi.
tornando a Umberto mi ha detto:
Ho sempre pensato che dovevo fare canzoni che potevo cantare per tutta la vita.
Penso sia un concetto bellissimo. Da applicare a ogni canzone a ogni libro.
vediamo...

Disegni fatti in piedi



è assodato che per quanto mi riguarda La giustizia siamo noi è il romanzo più complicato che abbia mai fatto. Perfino di Esperanto che mi sembrava impossibile. con la Giustizia mi sono (e mi sto) addentrando in territori ostici sia come tematiche da raccontare che cose e luoghi. armi, poliziotti, violenza. e poi c'è il discorso del segno. mi sono preso responsabilità e coraggio e sto usando la matita. ho rotto definitivamente i legami con i disegno finito, strutturato. ecco è poco rassicurante, è molto sporco, non è grazioso. però è aggressivo, istintivo, forse rabbioso. per certi versi è la modulazione a fumetti di quanto ho fatto di recente con Sarti Antonio, come cavare un ragno dal buco. sto portando avanti il discorso applicato a una narrazione con un altro rimto con un altro montaggio.
il bello è che scopro diverse cose, faccio ragionamenti, teorizzo mentre faccio la pratica. Mai come in questo caso mi sento in laboratorio, forse officina. se fosse musica direi che sento la Giustizia vicino a diverse cose per ragioni diverse. Ecco un elenco in ordine sparso: Sonic Youth, Pixies, My Bloody Valentine, Massive Attack (Danny the Dog), the Wire, santo Niente (che sto ascoltando molto in questi giorni).
Vado avanti, tra il timore della scommessa e l'entusiasmo dell'esplorazione quotidiana.
come per Sarti Antonio disegno spesso in piedi con matite grasse, sfumino e gomma pane.
Vi mostro un assaggio. un'immagine che ho appena finito.

venerdì, aprile 16, 2010

Gabos a Parma

Indefesso continuo il tour promozionale. domani 17 aprile sarò a Parma al POP Store di via Bixio 51/C.
ecco il comunicato ufficiale:
Parma, aprile 2010 – Ritorna il bel fumetto, al POPstore di via Bixio: sabato prossimo, ospite speciale sarà Otto Gabos, in occasione dell'uscita del suo ultimo lavoro, sceneggiato questa volta dal grande giallista Loriano Macchiavelli. In Come cavare un ragno dal buco, edito dalla parmigiana Leonardo Publishing, Macchiavelli riporta sulla scena il sergente Sarti Antonio, in una nuova avventura arricchita dalle tavole di Otto Gabos che, dopo svariate pubblicazioni nel mondo del fumetto italiano e internazionale, si è dedicato qui per la prima volta all’illustrazione di un romanzo. Un giallo avvincente, per adulti e ragazzi. Un libro creato a quattro mani, dove scrittura e illustrazione hanno la medesima importanza: le parole scritte s’interrompono per lasciare il racconto alle immagini.
Otto Gabos sarà ospite di POPstore, il negozio di fumetti e pop-culture, sabato 17 aprile dalle 16.30 Sarà possibile ricevere autografi e disegni originali.

Per info:
POP STORE
Via Bixio, 51/C
43100 Parma
tel. 0521 20 70 77
info@popstore.it

mercoledì, aprile 14, 2010

anteprima con Sarti Antonio




Prima dell'incontro di oggi altre due immagini tratte dal romanzo.
mi sono imbottito di antibiotici, miele, propoli e pappa reale. spero di essere sufficientemente presentabile. la voce invece sarà di sicuro bassa e e nasale.o magari pure meglio....

Loriano Macchiavelli e Otto Gabos, oggi mercoledì 14 aprile alle 18 presso la libreria Coop Ambasciatori in via orefici 19, Bologna

lunedì, aprile 12, 2010

Macchiavelli e Gabos a Bologna

Per la prima volta insieme a Bologna Loriano Macchiavelli e Otto Gabos parleranno del loro nuovo romanzo: Sarti Antonio, come cavare un ragno dal buco, Leonardo Publishing.
Parleranno in pieno centro, in una bella libreria a un orario non impossibile davanti a un pubblico attento e, si spera, numeroso.
seguiranno domande e fime con dediche.
Modera Armando Minuz, uno dei curatori del volume.

Macchiavelli e Gabos
mercoledì 14 aprile ore 18, Libreria Ambasciatori, via Orefici 19, Bologna

domenica, aprile 11, 2010

Grazie a Malcom



Qualche giorno fa è morto Malcom McLaren. senza di lui non ci sarebbero stati i Sex Pistols. senza di lui il punk sarebbe stato forse diverso. O non sarebbe mai esploso come fenomeno sociale oltreché musicale. senza i Sex Pistols e quelli dopo di loro forse non avrei mai capito che per fare le cose oltre al talento serviva anche la grinta, la volontà, il coraggio di osare e di provocare. Ed è probabile che a vent'anni non mi sarei trasformato in otto gabos e non avrei fatto i fumetti.
Tutto questo invece è successo e fa parte di me. per fortuna.
Per cui un grande saluto al genio e soprattutto un grandissimo grazie!

lunedì, marzo 22, 2010

qualche immagine del Sarti Antonio




Ecco qualche immagine di Sarti Antonio: come cavare un ragno dal buco scritto da Loriano Macchiavelli e illustrato da Otto Gabos.
c'è l'apertura e un ritratto di uno dei protagonisti. Il ritratto è il primo disegno che ho fatto, stavo ancora studiando il testo ed ero impaziente di provare la carta nuova, questa carta da spolvera che non avevo mai usato. Mi sono messo in piedi e ho iniziato senza sapere dove sarai andato. l'atteggiamento e quindi certe scelte nello stile sono venute fuori proprio con questo ritratto che ho poi voluto inserire a tutti i costi perché ci stava bene e dava intensità.

venerdì, marzo 19, 2010

Loriano Macchiavelli e Otto Gabos



Non ne ho parlato in pubblico, l'ho fatto in sordina coinvolgendo con le mie lagne da stress da scadenza i soliti noti. A proposito grazie tutti per avermi sopportato.
E adesso eccolo qui.
Un sarti Antonio nuovo di zecca scritto dal maestro Loriano Macchiavelli e che ho illustrato disegnando con rabbia.
Non che fossi arrabbiato o ce l'avessi con qualcuno. solo che la rabbia era la chiave d'approccio più giusta.
per la prima volta ho usato la carta da spolvero. una scoperta meravigliosa- e non me ne vogliano gli artisti esperti che con tale carta ci saranno cresciuti-.
questo libro molto illustrato è uno dei primi che oso proporre interamente a matita , giusto con qualche ritocco in digitale.
Ci sono voluti anni per prenderne atto e farmi coraggio.
un libro a matita per me è un punto d'arrivo. un libro a matita dove il non finito diventa finito. Dove lo schizzo è già il disegno è un po' un traguardo. Di quelle mete ambite che nelle chiacchiere tra disegnatori si evocano sempre e con estrema gravità.
Ora l'ho fatto e la settimana prossima potrete vedere anche voi il risultato stampato.
Per ora inizio con una serie di anteprime qui sul blog.
Oggi la copertina.

Loriano Macchiavelli illustrato da Otto Gabos:
Sarti Antonio, come cavare un ragno dal buco
Leonardo Publishing
euro 18
in libreria dal 24 marzo

mercoledì, marzo 17, 2010

A cena da Grassilli con Otto Gabos




nel frattempo ho fatto diverse cose.
Incontri, letture, lezioni, qualche viaggio e poi un libro che esce la settimana prossima e ne sto facendo un altro che invece si vedrà, spero, in autunno.
e allora penso a cosa scrivere, a quando scriverlo e la giornata è già finita e mi accorgo che affrontare con lucidità e costanza un blog è un'impresa che per me si fa difficile.
soprattutto per la costanza, la pratica come regola. Non ci sento molto a quell'orecchio. la vita scandita da un super-io mostruoso a volte si ribella a un ulteriore sforzo di ciò che dovrebbe essere un piacere.
quest'inverno è andato avanti tra una nevicata e l'altra, un'illustrazione e l'altra e adesso mi accorgo che la fiera del libro è la settimana prossima.
cerco di svegliarmi dal torpore di una concentrazione troppo esclusiva e riaffioro.
senza promesse, senza impegno.
sono qui fuori e posto anche dei disegni.
quasi un risarcimento.
una cosa bizzarra, quasi uno scherzo. Un menu illustrato per una serata che farò venerdì 19 al ristorante Grassilli di Bologna.
non avevo m ai disegnato menu e sono davvero contento di averlo fatto. sto disegnando sempre con lo stesso stile anche delle mappe di città. Spagna e America Latina, con i nomi delle vie scritte a mano, per giunta a pennino. come un reperto ritrovato in soffitta. ci vuole un po' più di tempo a compilare i cartigli, ma mi diverto di più e mi sembra un lavoro anche più prezioso che va al di là della commissione originale.
ok adesso il menu, poi con il prossimo post cercherò di raccontare di questa mia collaborazione con il grande Loriano Macchiavelli e del romanzone a fumetti che è in cantiere con un altro grande; Pino Cacucci.
ah, per il risotrante si accettano prenotazioni. nel disegno c'è scritto tutto.

mercoledì, gennaio 27, 2010

ancora una volta per non dimenticare



27 gennaio 1945 i sovietici liberano Auschwitz. Sono passati 65 anni dall'abominio. Per molti, forse troppi, sembrano un'eternità, tracce residuali di un'altra epoca da rinegoziare e magari da negare e invece 65 anni non sono neanche ieri, ma ancora oggi. Per non dimenticare, per ricordare, per combattere ogni forma di razzismo.

lunedì, gennaio 25, 2010

Otto Gabos a Padova e a Bologna



settimana densa di impegni.
Venerdì 29 sarò a Padova. farò il mio reading Viaggio di un camminatore, Otto Gabos legge Otto Gabos a radio Sherwood che manderà anche in onda l'evento a partire dalla 21. nel pomeriggio alle 17, sessione di dediche al Panstore di via Petrarca.
sabato 30 invece sarò a Bologna nella libreria di Alessandro Distribuzioni. dalle 16.30 circa incontrerò il pubblico e firmerò i miei libri. Non solo firme ma come faccio sempre dediche con disegno.
mica male.
poi a febbraio farò l'aggiornamento dei prossimi appuntamenti.
intanto continuo a disegnare come un forsennato. consumo molta grafite, visto che sto disegnando solo a matita in questo periodo. a differenza di quasi tutti gli altri miei lavori, questa volta ho cambiato postura. sto spesso in piedi, oppure con l'album poggiato sulle ginocchia seduto sul divano. non è stata una scelta progettuale, ma assolutamente e spontanea che però mi pone con diversi atteggiamenti rispetto al foglio. di impeto frenetico quando sono in piedi, di intimità quando sono sul divano. momenti opposti che si alternano completandosi. spero solo che portano a risultati eccellenti.
a breve pubblico qui su Radioherzberg qualche esempio.

mercoledì, gennaio 13, 2010

Otto Gabos al TPO di Bologna



venerdì 15, ore 20 al TPO di Bologna: I segreti di Esperanto Otto Gabos contro tutti. gabos risponde alle domande del pubblico, della stampa e degli autori.

Un incontro diverso dal solito, molto partecipativo. funziona se il pubblico chiede, parla. altrimenti faremo scena muta. io mi prenderò l'aperitivo, leggerò il giornale, farò qualche sorriso e così via per un'oretta. un modo nuovo di incontrare il pubblico, un'occasione per approfondire e confrontarsi. nessuna domanda preparata in anticipo. sarà una sorpresa anche per me!
un'incredibile prova di coraggio.