lunedì, marzo 22, 2010

qualche immagine del Sarti Antonio




Ecco qualche immagine di Sarti Antonio: come cavare un ragno dal buco scritto da Loriano Macchiavelli e illustrato da Otto Gabos.
c'è l'apertura e un ritratto di uno dei protagonisti. Il ritratto è il primo disegno che ho fatto, stavo ancora studiando il testo ed ero impaziente di provare la carta nuova, questa carta da spolvera che non avevo mai usato. Mi sono messo in piedi e ho iniziato senza sapere dove sarai andato. l'atteggiamento e quindi certe scelte nello stile sono venute fuori proprio con questo ritratto che ho poi voluto inserire a tutti i costi perché ci stava bene e dava intensità.

venerdì, marzo 19, 2010

Loriano Macchiavelli e Otto Gabos



Non ne ho parlato in pubblico, l'ho fatto in sordina coinvolgendo con le mie lagne da stress da scadenza i soliti noti. A proposito grazie tutti per avermi sopportato.
E adesso eccolo qui.
Un sarti Antonio nuovo di zecca scritto dal maestro Loriano Macchiavelli e che ho illustrato disegnando con rabbia.
Non che fossi arrabbiato o ce l'avessi con qualcuno. solo che la rabbia era la chiave d'approccio più giusta.
per la prima volta ho usato la carta da spolvero. una scoperta meravigliosa- e non me ne vogliano gli artisti esperti che con tale carta ci saranno cresciuti-.
questo libro molto illustrato è uno dei primi che oso proporre interamente a matita , giusto con qualche ritocco in digitale.
Ci sono voluti anni per prenderne atto e farmi coraggio.
un libro a matita per me è un punto d'arrivo. un libro a matita dove il non finito diventa finito. Dove lo schizzo è già il disegno è un po' un traguardo. Di quelle mete ambite che nelle chiacchiere tra disegnatori si evocano sempre e con estrema gravità.
Ora l'ho fatto e la settimana prossima potrete vedere anche voi il risultato stampato.
Per ora inizio con una serie di anteprime qui sul blog.
Oggi la copertina.

Loriano Macchiavelli illustrato da Otto Gabos:
Sarti Antonio, come cavare un ragno dal buco
Leonardo Publishing
euro 18
in libreria dal 24 marzo

mercoledì, marzo 17, 2010

A cena da Grassilli con Otto Gabos




nel frattempo ho fatto diverse cose.
Incontri, letture, lezioni, qualche viaggio e poi un libro che esce la settimana prossima e ne sto facendo un altro che invece si vedrà, spero, in autunno.
e allora penso a cosa scrivere, a quando scriverlo e la giornata è già finita e mi accorgo che affrontare con lucidità e costanza un blog è un'impresa che per me si fa difficile.
soprattutto per la costanza, la pratica come regola. Non ci sento molto a quell'orecchio. la vita scandita da un super-io mostruoso a volte si ribella a un ulteriore sforzo di ciò che dovrebbe essere un piacere.
quest'inverno è andato avanti tra una nevicata e l'altra, un'illustrazione e l'altra e adesso mi accorgo che la fiera del libro è la settimana prossima.
cerco di svegliarmi dal torpore di una concentrazione troppo esclusiva e riaffioro.
senza promesse, senza impegno.
sono qui fuori e posto anche dei disegni.
quasi un risarcimento.
una cosa bizzarra, quasi uno scherzo. Un menu illustrato per una serata che farò venerdì 19 al ristorante Grassilli di Bologna.
non avevo m ai disegnato menu e sono davvero contento di averlo fatto. sto disegnando sempre con lo stesso stile anche delle mappe di città. Spagna e America Latina, con i nomi delle vie scritte a mano, per giunta a pennino. come un reperto ritrovato in soffitta. ci vuole un po' più di tempo a compilare i cartigli, ma mi diverto di più e mi sembra un lavoro anche più prezioso che va al di là della commissione originale.
ok adesso il menu, poi con il prossimo post cercherò di raccontare di questa mia collaborazione con il grande Loriano Macchiavelli e del romanzone a fumetti che è in cantiere con un altro grande; Pino Cacucci.
ah, per il risotrante si accettano prenotazioni. nel disegno c'è scritto tutto.