mercoledì, marzo 17, 2010

A cena da Grassilli con Otto Gabos




nel frattempo ho fatto diverse cose.
Incontri, letture, lezioni, qualche viaggio e poi un libro che esce la settimana prossima e ne sto facendo un altro che invece si vedrà, spero, in autunno.
e allora penso a cosa scrivere, a quando scriverlo e la giornata è già finita e mi accorgo che affrontare con lucidità e costanza un blog è un'impresa che per me si fa difficile.
soprattutto per la costanza, la pratica come regola. Non ci sento molto a quell'orecchio. la vita scandita da un super-io mostruoso a volte si ribella a un ulteriore sforzo di ciò che dovrebbe essere un piacere.
quest'inverno è andato avanti tra una nevicata e l'altra, un'illustrazione e l'altra e adesso mi accorgo che la fiera del libro è la settimana prossima.
cerco di svegliarmi dal torpore di una concentrazione troppo esclusiva e riaffioro.
senza promesse, senza impegno.
sono qui fuori e posto anche dei disegni.
quasi un risarcimento.
una cosa bizzarra, quasi uno scherzo. Un menu illustrato per una serata che farò venerdì 19 al ristorante Grassilli di Bologna.
non avevo m ai disegnato menu e sono davvero contento di averlo fatto. sto disegnando sempre con lo stesso stile anche delle mappe di città. Spagna e America Latina, con i nomi delle vie scritte a mano, per giunta a pennino. come un reperto ritrovato in soffitta. ci vuole un po' più di tempo a compilare i cartigli, ma mi diverto di più e mi sembra un lavoro anche più prezioso che va al di là della commissione originale.
ok adesso il menu, poi con il prossimo post cercherò di raccontare di questa mia collaborazione con il grande Loriano Macchiavelli e del romanzone a fumetti che è in cantiere con un altro grande; Pino Cacucci.
ah, per il risotrante si accettano prenotazioni. nel disegno c'è scritto tutto.

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