mercoledì, maggio 21, 2014

Ritratto di un giovin signore


Più o meno è andata così. Stavo ascoltando Morning Phase di Beck. Stavo inchiostrando una tavola e poi ho visto un blocco da disegno di carta leggera e adatta a quasi niente e ho voluto testarlo con matita, pennarello e acquerello. Sulla scrivania c'era anche un volume di Corto Maltese. C'erano anche altri volumi sulla scrivania, però quello di Pratt era proprio sul primo strato. Mi sono messo a disegnare così a caso mentre continuavo ad ascoltare l'ultimo Beck, che per inciso è un album molto bello anche se qualcuno quando è uscito che pioveva sempre aveva detto che era roba da tagliarsi le vene, e così per caso continuava a insinuarsi in testa il termine Giovin Signore. E allora si è fatto avanti questo ragazzotto in peacoat e sciarpa con ciuffo britannico al vento. E già che c'ero ho pensato anche al gran tour e pure agli elmetti dei prussiani. Nel mentre è finito Beck e me lo sono riascoltato anche quando cercavo di domare con il phon le pieghe indelebili dell'acqua sul foglio modesto che si era imbarcato fino a quasi naufragare. In qualche modo l'ho salvato e quelle pieghe irrimediabili sono diventate pure delle texture interessanti. Ora che ho testato questo nuovo blocco da schizzi e l'ho pure condiviso qui su Fb e pure su Radioherzberg dove non è passi molta gente torno a inchiostrare placato nell'animo.

Il Giovin Signore, pennarello, acquerello su carta leggera e molto modesta, fx, maggio 2014.


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