lunedì, dicembre 15, 2014


I luoghi raccontano sempre. 

In tutti i miei libri hanno un ruolo preciso, spesso da co-protagonista. Tutto parte dalle persone e dai posti che li accolgono. Nel bene nel male. Andarli a cercare è uno dei momenti più belli del mio lavoro. Il paesaggio, specie quello urbano accompagna le scene, mette armonia nella regia, dà il giusto ritmo alla storia che prende forma attraverso il tempo rivelando un dialogo già iniziato di un amore pericoloso e tormentato. Questo accadeva nel giugno del 1937.
Una tavola che, come quasi tutto il materiale che propongo, è ancora in fase di costruzione. Mi piace dare spazio alle fasi di lavorazione intermedie e ancora incompiute. In loro c'è quel margine di imprevedibilità che aumenta l'immaginazione.

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